Shiro Kuramata si laurea in Architettura al Politecnico di Tokyo nel 1953, per poi trovare lavoro presso l’azienda di mobili Teikokukizai. Fino al 1956 Kuramata studia Design d’interni al Kuwasawa Design Institute di Tokyo. Dal 1957 al 1963 Shiro Kuramata ha lavorato per Matsuya, il grande magazzino di Tokyo e nel 1965 fonda il suo studio.
Come designer d’interni, progetta mobili e più di trecento bar e ristoranti. Durante gli anni ‘70 e ‘80, Kuramata, attratto dalle numerose possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dai materiali industriali, si rivolge all’acrilico, al vetro, all’alluminio e alla rete d’acciaio per creare oggetti trasparenti e leggeri. Dotato di uno spirito giocoso e amante dei colori brillanti di Ettore Sottsass si unisce, già dalla fondazione nel 1981 a Memphis. L’approccio di Kuramata alla composizione di mobili e interni rivoluziona il design giapponese del dopoguerra. Kuramata rivaluta il rapporto tra forma e funzione, imponendo la propria visione surreale e minimalista agli oggetti di uso quotidiano. Tra le collaborazioni più duratura figura il brand di moda nipponico Issey Miyake, per il quale disegnato la maggior parte degli interni delle boutique Miyake in tutto il mondo dalla fine degli anni '70 al 1990.
Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti del Centre G. Pompidou di Parigi, del MoMA Museum of Modern Art di New York, del Vitra Design Museum di Basilea, del Victoria & Albert Museum di Londra, del National Museum of Modern Art di Kyoto.