'Francesco Vezzoli presents: KARL GOES TO MEMPHIS. Tribute to an historic encounter in Monte Carlo' è la terza mostra personale di Francesco Vezzoli presso la galleria Almine Rech Monaco, in programma dal 20 marzo al 24 maggio 2025. La mostra prende spunto da uno degli episodi più originali della storia del design del XX secolo, l'incontro tra due giganti della creatività contemporanea: il visionario Karl Lagerfeld e Memphis, fondato da Ettore Sottsass.
All'inizio degli anni Ottanta, Lagerfeld si trasferì a Monte Carlo, stabilendosi nell'edificio Roccabella, progettato da Giò Ponti. Insoddisfatto di una casa ordinaria, Lagerfeld decise di arredare l'appartamento esclusivamente con pezzi Memphis, rinomato per il suo stile audace, avanguardista e provocatorio. L’appartamento fu quindi immaginato come uno spazio fuori dall’ordinario, in cui mobili, ceramiche, illuminazione e decorazioni si fondevano in un'estetica surreale e provocatoria.
La mostra intende ricreare, il più fedelmente possibile, l'atmosfera dell'iconico appartamento di Lagerfeld all'interno di Almine Rech Monaco. Con la collaborazione di Memphis, tutti i pezzi originariamente presenti nella residenza di Lagerfeld sono esposti all’interno della mostra. Le opere esposte includono capolavori di Memphis quali come la libreria Carlton di Ettore Sottsass, il Tawaraya Ring, un “ring di boxe domestico” che è al contempo uno spazio e un mobile di Masanori Umeda, la lampada Super di Martine Bedin, il tavolo Pierre di George J. Sowden, la sedia First e la lampada da tavolo Oceanic di Michele De Lucchi, il tavolo Brazil di Peter Shire, il carrello Hilton di Javier Mariscal, la lampada da tavolo Astor di Thomas Bley, il divano Dublin di Marco Zanini, il “grattacielo da interni” Plaza di Michael Graves, la salsiera Labrador di Andrea Branzi e così via. Dopo tanti anni, inoltre, fanno il loro ritorno pezzi iconici di Memphis, tra cui l'armadio Sacher di Matteo Thun, il tavolino Colon di Javier Mariscal, l'orologio Acapulco e la poltrona Oberoj di George J. Sowden, che permettono ai visitatori di immergersi in una delle visioni più eccentriche e creative del design degli anni Ottanta.